La scelta del ministero dei Trasporti “di non farsi carico della giusta richiesta di aumentare le risorse destinate ai trasporti pubblici di Roma è un errore del governo, un’altra occasione persa da parte del governo Meloni per investire sul funzionamento della Capitale del proprio Paese e su cui bisogna continuare a mobilitarsi affinché ci sia il giusto riconoscimento alla città di Roma per il suo ruolo di Capitale”. È quanto si legge, in una nota della Cgil e della Filt Cgil di Roma e del Lazio. “Senza risorse aggiuntive – continua la nota- diventa sempre più forte il rischio di un aumento del costo dei trasporti per l’utenza a fronte di un servizio pubblico più in difficoltà: le metro effettuano il 13 per cento in meno dei chilometri programmati e dal 2016 è stato ridotto del 7 per cento il numero di chilometro del servizio di superficie”.
“Il tema delle risorse – prosegue la nota del sindacato con cui sostenere e potenziare il trasporto pubblico locale di Roma è cruciale e l’ipotesi di un aumento della tariffa del biglietto singolo di un euro per i non residenti potrebbe aiutare a far quadrare i conti, migliorare la qualità del servizio e le condizioni di lavoro facendo entrare almeno 50 milioni di euro nelle casse del Comune e di Atac. Al contrario si rischierebbe pure di minare il faticoso percorso intrapreso al fine dell’ uscita della società dalla procedura fallimentare, con pericolo di ricadute sul mondo del lavoro. Questo sarà uno dei temi di chi parleremo domani 15 febbraio al convegno ‘Roma porta del Paese. Il Giubileo e la mobilità delle persone e delle merci dentro e verso la Capitale’, promosso dalla Cgil e dalla Filt Cgil di Roma e del Lazio, alle ore 10 in piazza Vittorio Emanuele II, 113 e che vedrà la presenza, tra gli altri, dell’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè”.