TRASPORTI ROMA, FONDAMENTALE APRIRE DISCUSSIONE SU SISTEMA MOBILITÀ E IMPRIMERE PROFONDA SVOLTA


Lettera di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti Lazio alle forze politiche del territorio: “La pandemia ha mostrato l’importanza dell’efficienza dei servizi pubblici essenziali. Tema che non può più essere trascurato, anche in vista delle Amministrative” 

“Abbiamo inoltrato una lettera alle forze politiche del nostro territorio, contenente un appello, che vorremmo rivolgere anche ai futuri candidati sindaco della città di Roma: è improrogabile aprire un dibattito su un servizio essenziale quale il Trasporto pubblico locale, che, in questo momento di pandemia, ha mostrato con ancor maggiore evidenza l’importanza che riveste per la vita quotidiana di migliaia di persone. La tutela dell’occupazione, nel settore dei trasporti pubblici, non può che passare per un servizio efficiente ai cittadini. Per riformare il settore servono le infrastrutture della mobilità e una riforma della governance: diamo la nostra disponibilità a ripensare la mobilità del territorio di Roma e del Lazio, ormai profondamente mutato rispetto ad un modello trasportistico ad oggi incapace di dare le risposte richieste: riteniamo sia nostro compito e compito delle amministrazioni regionali e comunali imprimere una svolta, che preveda una profonda riforma”. 

E’quanto si legge in una nota dei Segretari Generali della Filt-Cgil di Roma e Lazio, della Fit-Cisl del Lazio e della Uil Trasporti Lazio, Eugenio Stanziale, Marino Masucci e Maurizio Lago, in cui si aggiunge che “oggi, di fatto, a Roma il Trasporto pubblico locale dimostra troppe criticità. Anche in vista delle elezioni amministrative, il tema Trasporti deve diventare cruciale, come lo è di fatto per troppi cittadini e per l’intero sistema della Capitale: si deve parlare di soluzioni concrete e pragmatiche. Si deve garantire contestualmente la qualità di migliaia di posti di lavoro del comparto, e la qualità di un servizio nevralgico non soltanto per le persone e le famiglie del territorio, ma per il buon funzionamento di tutto il tessuto produttivo”. 

Roma, 17 febbraio 2021






“Il prossimo 25 febbraio – proseguono i sindacalisti -, l’amministrazione Capitolina dovrà adempiere all’obbligo amministrativo imposto dal Tar del Lazio, dichiarando la vittoria del ‘sì’ al referendum del novembre 2018 sulla messa a gara del Tpl di Roma. Rispettiamo ovviamente la sentenza, sottolineando tuttavia che l’affluenza a quella consultazione è stata del 16,4%: di fatto, i romani hanno deciso di non partecipare, con poco più di un cittadino su 10 che si è recato al seggio. Per questo riteniamo essenziale una discussione approfondita e, lo ribadiamo, pragmatica: è impensabile che la Città eterna debba continuare far fronte a un Trasporto pubblico locale non degno di una grande Capitale mondiale”. 

“Questo drammatico momento di pandemia - concludono – ha reso evidente quanto sia di fondamentale importanza l’efficienza e il carattere pubblico dei servizi essenziali, quali sanità, scuola e trasporti, che sono gli assi portanti del nostro vivere comune. Siamo sempre stati contrari alla privatizzazione del sistema trasportistico, e con esso di Atac, perché riteniamo imprescindibile che chi eroga servizi essenziali lo faccia tenendo conto dell’interesse di tutti i cittadini e dell’universalità di un servizio che deve essere accessibile a tutti: tutto ciò striderebbe profondamente con la logica legata al semplice profitto”.