''Alitalia dovrà portare in Italia un numero di passeggeri adeguato e riportare l'Italia, dal punto di vista industriale del trasporto aereo, dove merita di essere. E' chiaro che questa operazione è complicata e che non si può fare solo nel nome della discontinuità, per quello che riguardano i lavoratori e per il nome. Spero che la discontinuità venga fatta soprattutto su altro, quindi sul nuovo network, sul modello di business, su una nuova flotta, su nuove rotte da coprire. Questo è il modello di discontinuità che noi ci aspettiamo''. Così si è espresso Fabrizio Cuscito, segretario nazionale FILT CGIL, in occasione di un convegno sul trasporto aereo.
''Il futuro del trasporto aereo non può essere solo su ALITALIA, ma è fatto di tanti componenti, di tanti lavoratori e tante aziende. ALITALIA può essere sicuramente uno dei punti chiave e il volano per far riprendere tutta l'attività che gira intorno al trasporto aereo, ma non può essere solo quello. Quando incontrerò Lazzerini gli dirò che arrivato il momento di ragionare in un'ottica di squadra''. Precisa Cuscito. ''In un momento tanto complicato in cui anche tutti quelli che sono stati antagonisti nel settore, associazioni datoriali da un lato, sindacato dall'altra e il governo che ha fatto sempre funzione terza di mediazione - prosegue il segretario FILT CGIL - dobbiamo tutti ragionare con una mentalità da squadra. E direi a Lazzerini che da soli non si va da nessuna parte. L'epoca dell'uomo solo al comando e dai pieni poteri è ampiamente tramontata. Solo con le alte competenze di tutti possiamo uscire da questa palude. Concludendo, l'Italia non ha tantissime materie prime, ma ha le menti, il know how e la professionalità del settore e questo deve essere il nostro punto di forza''.