Roma, 12 settembre 2020 "Condanniamo fermamente l'episodio di aggressione avvenuto ieri su un autobus dell'Atac ai danni di un lavoratore ineccepibile. Nessuno può ignorare la gravità di fenomeni come questo che si manifestano oramai quotidianamente, segno di come la cultura della violenza stia prendendo il sopravvento e stia dilagando indisturbata soprattutto nelle periferie abbandonate al degrado. Si profila una regressione sociale ormai non più tollerabile".
È quanto dichiarano la Cgil di Roma e del Lazio e la Filt Cgil di Roma e del Lazio in merito all'aggressione avvenuta ieri a un autista Atac della linea 779. L'uomo ha riportato una lesione alla tempia e una ecchimosi all'occhio.
"In questo scenario lavoratori che svolgono un servizio pubblico si trovano a dover subire aggressioni gratuite e diventano per questo bersagli di chiunque, spesso impunemente, si rende responsabile di atti violenti. L'emergenza sanitaria ha sicuramente compromesso un equilibrio già minato e non possono essere più rinviati interventi atti a ristabilire sicurezza. Corsi di autodifesa in palestra non possono essere la risposta adeguata e sufficiente. Ci aspettiamo che immediatamente le istituzioni e le aziende di trasporto individuino una efficace programmazione in materia di sicurezza con esteso presidio del territorio e chiediamo maggior coinvolgimento delle forze dell'ordine che, anch'esse, devono essere messe nelle condizioni di operare per garantire legalità. La sicurezza è un diritto che non può essere negato oltre che ai cittadini anche alle tante lavoratrici e lavoratori che operano sul territorio e devono essere messi nelle condizioni di svolgere le mansioni in modo sereno".