Roma 4 maggio - “È una sfida complicatissima”. Così il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio sulla fase due nei trasporti, intervistato oggi a La Città Radiotre, spiegando che “il sistema dei trasporti è fatto per trasportare il maggior numero di persone possibile, in ore di punta ben definite e quindi, in questa fase, ribaltare questo tipo di organizzazione è molto complesso”.
“Siamo partiti tardi - ha proseguito il dirigente nazionale della Filt - sarebbe stato più opportuno ragionare prima su come si trasportano le persone, piuttosto che chiedere aperture di massa delle fabbriche ma questa è una delle tante contraddizioni del paese. Queste settimane, da qui fino a settembre che rappresenta il vero banco di prova con il rientro di studenti ed universitari che sono i maggiori fruitori di mezzi pubblici, devono essere propedeutiche per mettere in campo tutta una serie di provvedimenti, per esempio su l’uso delle tecnologie e sugli orari delle città. Regioni e aree metropolitane devono ragionare sulla differenziazione degli orari per alleggerire i mezzi pubblici”.
“Per quanto riguarda i lavoratori - ha spiegato Malorgio - non accetteremo che si possano scaricare su di loro disagi, derivanti da questa situazione e servono direttive chiare che, in alcuni casi ancora non ci sono, da parte delle aziende. Il rischio vero, in una condizione di questo tipo, è che ci sia un incremento delle aggressioni.
Infine - ha sottolineato il segretario generale della Filt Cgil - far viaggiare i mezzi alla metà della capienza richiede risorse adeguate, altrimenti corriamo il rischio che il sistema, in buona parte finanziato dagli introiti da biglietto, salti e che, al contempo, le città e le aree metropolitane si congestionino con i mezzi privati”.