Le RSA di Filt-Cgil, Cisl e Uil Trasporti, su mandato dell’assemblea dei lavoratori di Roma Metropolitane, hanno indetto una settimana di sciopero da lunedì 14 a venerdì 18 gennaio per le intere giornate, con presidi in luoghi rappresentativi.
Permane l’incertezza sul futuro dei lavoratori che, avendo ricevuto la tredicesima mensilità a rate e non avendo avuto corrisposto lo stipendio di dicembre, sono costretti a mettere in campo azioni di lotta sempre più forti.
Considerato che il 28 dicembre sono state votate in Assemblea capitolina due proposte di delibere relative a Roma Metropolitane, l’una contenente il nuovo contratto, l'altra l’approvazione di un debito fuori bilancio, la situazione per i lavoratori sta drammaticamente precipitando.
- Il nuovo contratto contiene il principio di pagamento a prestazione. Una partecipata del Comune viene trattata alla stregua di una azienda privata, nonostante il codice dei contratti stabilisca che la congruità economica possa essere effettuata solo per i servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza. Assurda, pertanto, l’applicazione di un ribasso sulle funzioni di Stazione Appaltante. Si pretende di remunerare figure altamente qualificate con corrispettivi basati sulla prestazione con sconti del 40%, come da media nazionale dei ribassi di gara, criticati anche dallo stesso Presidente dell’OICE poiché le aziende sul mercato li propongono nel tentativo di ottenere incarichi e sopravvivere con la sola logica di contenere le perdite, spesso a scapito della qualità della progettazione. Il nuovo contratto, così concepito, non copre tutti i costi aziendali, contrariamente a quanto stabilito dalla Legge, e ciò rende aleatoria la copertura dei costi del personale. Solo RM, tra le partecipate capitoline, è sottoposta a questo trattamento e non ne si capisce la motivazione.
- Il debito fuori bilancio, per come predisposto da Roma Capitale, causa uno squilibrio economico/finanziario della società esponendo i lavoratori a pesanti ricadute. Con il debito fuori bilancio portato in Assemblea Capitolina per la copertura dei debiti di Roma Capitale verso Roma Metropolitane si riconoscono solo parzialmente le somme dovute come da pronuncia del giudice in merito alla provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo, ufficializzato dall’ex Amministratore Unico Pasquale Cialdini; l’attuale Amministratore Unico, invece, nel corso di un incontro con le RSA, ha affermato che avrebbe accettato di sottoscrivere la rinuncia alla somma che Roma Capitale non intende riconoscere, atto gravissimo se dovesse comportare pesanti ricadute sui lavoratori. L'importo viene calcolato al ribasso con il criterio del 40% di sconto applicato in maniera retroattiva (modalità contestate anche dall'OREF) e comprende anche le attività già svolte in assenza di contratto per gli ammodernamenti delle linee A e B, che, secondo logica e diritto, avrebbero dovuto corrispondere ai criteri già vigenti con la convenzione finanziata fino al 2017.
Roma Capitale ha altresì deliberato la ristrutturazione della Società (che espone i lavoratori al pericolo di una procedura di licenziamento collettivo), la sua riorganizzazione e la creazione di un ramo d'azienda – al momento inesistente – al fine di scorporarlo. Il codice civile lo vieta.
Il vertice di Roma Metropolitane abbassa la testa rispetto ai criteri di remunerazione, rinuncia al dovuto, accetta la mattanza e, con tutto questo, senza dare alcuna garanzia ai dipendenti, pretende accelerazione sulle prestazioni e lavoro supplementare.
Perciò ogni misura è colma: i lavoratori sono costretti ad una settimana di sciopero con presidi.
Roma Metropolitane
SCIOPERO DAL 14 al 18 GENNAIO 2019
Prime manifestazioni:
- 14/01/2019, via Tuscolana, 171/173 nelle adiacenze della Sede
dalle 08:00 alle 14:00
- 15/01/2019, Piazza del Campidoglio
dalle 14:00 alle 18:00
I lavoratori di Roma Metropolitane chiedono
- IL RISPETTO DA PARTE DI ROMA CAPITALE DELL’ACCORDO SOTTOSCRITTO DALLA SINDACA RAGGI CON LE SEGRETERIE CONFEDERALI SULLA TOTALE SALVAGUARDIA DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI NELLE SOCIETA’ PARTECIPATE;
- CHE L’AZIENDA, CHE SOLO POCHI MESI FA DICHIARAVA ZERO ESUBERI AI SENSI DEL TUSP (L. 175/2016), SI ASTENGA DAL METTERE IN CAMPO AZIONI CHE POSSANO IN QUALUNQUE MODO DANNEGGIARE I LAVORATORI;
- CHE L’AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA NON DISPERDA UN PATRIMONIO PUBBLICO DI COMPETENZE QUALIFICATE CHE RAPPRESENTANO UNA RISORSA A DISPOSIZIONE DELLA CITTA’ PER IL RILANCIO DELLO SVILUPPO DELLE RETI DI TRASPORTO.
Queste RSA, unitamente alle segreterie regionali, invitano le istituzioni tutte al senso di responsabilità e ALL’APERTURA, FINORA NEGATA, DI UN TAVOLO DI CONFRONTO CON LE OO.SS. COME STRUMENTO DEMOCRATICO IRRINUNCIABILE PER LA TUTELA DEI DIRITTI E CHE DIA RISPOSTE CERTE E RASSICURAZIONI ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI.
Per info: Daniela Orlando (3333409315) e Luigi Venturini (3331090709) – RSA Filt Cgil Roma e Lazio; Roberto Longobardo (3355872675) – RSA Cisl; Irene Simoncelli (3392022858) e Paola Propana (3478535716) – RSA Uil Trasporti Lazio.