Roma lì, 19 marzo 2018 - Gli innumerevoli incontri svolti negli ultimi due anni con l’Amministrazione e con la Prefettura di Roma Capitale, hanno impegnato le parti affinché si trovassero soluzioni strutturali ai problemi che affliggono i lavoratori della Roma Tpl S.c.a r.l.
Ad oggi, nessuno degli impegni presi dalla società in quelle Sedi è stato portato a termine, con la conseguenza che a pagare il prezzo più alto sono sempre gli stessi, lavoratori e cittadini.
Oltre al danno anche la beffa, la Roma TpL ha erogato la mensilità di febbraio 2018 solo ad una parte degli autisti lasciando a “bocca asciutta” tutto il resto del personale.
Un “film” già visto per le società Roma TpL, CO.TR.I. srl, S.A.P. srl, Mauritius srl e Bracci srl che fanno parte del Consorzio e che a tutt’oggi non hanno retribuito i loro dipendenti.
Davanti a questo drammatico quadro FILT CGIL, FIT CISL e UILtrasporti chiedono a Roma Capitale un impegno definitivo alla risoluzione dell’ormai cronico problema del salario, attraverso una clausola di salvaguardia da inserire nell’imminente bando di gara del TpL periferico che preveda gravi sanzioni in caso di mancato o ritardato pagamento delle retribuzioni. Inoltre le scriventi OO.SS. ribadiscono la lor contrarietà allo spacchettamento del servizio periferico in due lotti di gara separata che a nostro avviso produrrà solamente una ulteriore restrizione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori già oggi ridotti al solo riconoscimento del CCNL vigente, oltre al pericolo reale di una forte frantumazione del servizio che avrà come risultato solo quello di un abbattimento della qualità della prestazione erogata ai Cittadini romani.
II lavoratori e i cittadini di questa città hanno diritto di avere una retribuzione ed un trasporto pubblico degno di una Capitale Europea e le Istituzioni debbono farsene carico senza voltarsi dall’altra parte e far finta di non vedere.