Roma, 2 marzo 2018 - A seguito del confronto con le Associazioni Datoriali Asstra, Agens e Anav, le Segreterie Nazionali della Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Fna, il 28 febbraio c.a., hanno sottoscritto un verbale di accordo relativo alla regolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero nel trasporto pubblico locale, con l’obiettivo di scongiurare l’intervento della Commissione di Garanzia, fortemente restrittivo della suddetta regolamentazione.
Nel TPL attualmente lo sciopero è disciplinato dalla Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili emanata dalla Commissione di garanzia nel 2002 per il mancato accordo delle parti sindacali e datoriali.
Nel gennaio scorso, la Commissione di Garanzia ha formulato una revisione della suddetta regolamentazione peggiorativa, rispetto alle attuali modalità con l’evidente scopo di garantire ancora di più il diritto alla mobilità dei cittadini ma limitando di fatto ulteriormente l’esercizio del diritto di sciopero nel settore, in particolare essa prevede:
- Di limitare la possibilità di fare sciopero a 13 giorni l’anno, estendendo la rarefazione oggettiva a 20 giorni;
- Di limitare la negoziazione tra le parti per la definizione dei bacini di utenza;
- La decisione in capo alla Commissione di determinare periodi di franchigia ulteriori in concomitanza di manifestazioni ed eventi;
- La facoltà di definire il regolamento di servizio, nelle aziende dove non è definito, con qualsiasi Organizzazione Sindacale proclamante lo sciopero anche se non firmataria del CCNL o di accordi Aziendali;
- La determinazione in capo all’azienda, in caso di mancato accordo, per la definizione del Regolamento di servizio, delle figure professionali/mansioni da escludere dallo sciopero.
IN ASSENZA DI ACCORDO LA PREVISIONE RESTRITTIVA DELLA COMMISSIONE SAREBBE AUTOMATICAMENTE ENTRATA IN VIGORE GIA’ A PARTIRE DA MARZO
I lavoratori devono sapere che l’accordo potrà diventare operativo solo se la Commissione lo valuterà idoneo, cosa che PURTROPPO, non è affatto scontata.
E’ evidente che la disinformazione prodotta da Organizzazioni Sindacali che hanno partecipato a tutto il percorso negoziale per poi, in ultimo, non sottoscrivere l’accordo, danneggia tutte le lavoratrici e i lavoratori del Trasporto pubblico locale.
Nell’ipotesi, in cui la Commissione non valuterà idoneo l’accordo ed imporrà la propria nuova regolamentazione, i lavoratori/lavoratrici del tpl potranno verificare, purtroppo sulla propria pelle, il valore dell’intesa sotto scritta.
Al seguente link è possibile visionare il VERBALE DI ACCORDO
Al seguente link è possibile visionare il VERBALE DI ACCORDO