nello scenario in cui stiamo vivendo le crisi delle aziende sono all’ordine del giorno e quindi è urgente intervenire per salvaguardare quanto di buono resta in attività dell’eccellenza produttiva del nostro paese. Per questo vogliamo lanciarle questo nostro ultimo appello nella speranza che possa essere ascoltato. Crediamo che l’azione di governo e del Suo Ministero debba mettere al centro la questione lavoro, che non è più procrastinabile.
Le scriviamo per chiedere giustizia della dolorosa eliminazione di una realtà industriale giunta fino al suo tragico epilogo, nonostante i tentativi disperati di scongiurarla: si tratta di Alitalia Maintenance Systems. Un fiore all’occhiello dell’industria aeronautica Italiana ed unico nel suo genere andato perso a causa della cecità, dell’incapacità manageriale e della, inspiegabile, precisa volontà di Alitalia-Etihad, che oggi è sotto gli occhi di tutti.
I nostri allora accorati appelli al Ministro Lupi prima e al Ministro Guidi poi, purtroppo, sono caduti nel vuoto. Quella che fu un tempo una perla motoristica di Alitalia, è stata poi disconosciuta, tanto che il presidente Montezemolo ha chiesto sbalordito addirittura perché portasse il nome di Alitalia, e brutalmente fatta fallire per non voler investire quelli che erano pochi spiccioli rispetto alle abnormi perdite della casa madre e soprattutto per la cessione delle commesse di manutenzione e revisione motoristica alla israeliana Bedek, nonostante i costi maggiori e le evidenti difficoltà logistiche. Anche qui il comportamento di Alitalia risulta completamente inspiegabile.
Ma non siamo qui a raccontarle la cronistoria della nostra amata azienda che nel suo dicastero conoscono bene e per cui vi è ancora oggi un tavolo aperto. Un’azienda ricca di tanta professionalità e frutto di investimenti fatti grazie ai governi e alle giunte regionali precedenti. Personale invidiato e richiesto in tutto il mondo per le enormi capacità e per aver messo sempre al primo posto la sicurezza, la passione e la competitività nel proprio lavoro di riparazione e revisione dei motori della flotta Italiana e di compagnie terze.
Vorremmo ancora fare un tentativo per trovare insieme a Lei soluzioni concrete e durature per riportare in vita la ex Alitalia Maintenance Systems i cui asset ora sono nelle mani di un avventuriero del quale poco si sa e altrettanto poco si sa di cosa voglia fare di questa attività. Ad oggi, risultano solo traslochi continui di parti dai magazzini della nostra vecchia officina verso la sua molto più piccola di Miami. Molti ex lavoratori ancora senza un lavoro inseguono il sogno di poter tornare a lavorare e sono in attesa di un miracolo e delle fumose promesse di questo signore. AMS, egregio Ministro, merita molto di più di un semplice affarista e pseudo imprenditore poco intenzionato a riprendere l’attività a Fiumicino. AMS vuole tornare ad essere la colonna portante della nostra compagnia aerea Italiana dalla quale nacque nel 2003 e della quale era parte integrante negli anni precedenti alla sua nascita.
Vogliamo sostenerLa nella sua azione di risanamento del tessuto industriale nazionale, dove l’interesse primario dovrebbe essere quello del Paese Italia e di noi Italiani. Dove non vi sia la ultima necessità di emigrare altrove per poter dimostrare il nostro valore finora apprezzato. Dove il made in Italy torni ad essere marchio di eccellenza e meraviglia in tutto il mondo. Abbiamo fin qui pagato un prezzo altissimo vivendo in modo precario grazie anche alle disfunzioni dell’INPS che ci stanno tuttora penalizzando nella corresponsione degli ammortizzatori sociali che sono, tra l’altro, quasi esauriti.
Come può ben intendere egregio Ministro, crediamo di aver sufficientemente pagato dazio finora ed è per questo motivo che Le chiediamo un suo sostegno vero, forte e altamente professionale perché questa eccellenza torni a rivivere in tutto il suo splendore in un contesto di sistema del quale faceva parte e producendo ricchezza e risparmi per Alitalia. Il Presidente del Consiglio, pochi giorni fa, ha affermato che l’Italia è ripartita. Anche AMS, signor Ministro, vuole riaccendere i motori e contribuire alla ripartenza del nostro paese spingendolo fuori dalle sacche di una crisi che sembra essere interminabile. Rivogliamo solamente il nostro lavoro e tornare ad essere un vanto per il nostro amato paese Italia.
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